Palazzo Doria-Tursi, Genova

    Interventi di restauro e risanamento conservativo dello scalone monumentale di Palazzo Doria-Tursi,
    della fontana del Fauno di Palazzo Bianco e del giardino.

     

    Sono attualmente in corso gli interventi di restauro realizzati da Aurifolia, dello scalone monumentale
    presso Palazzo Doria Tursi, della fontana del Fauno e del giardino di Palazzo Bianco, di Genova.

    L’intervento è stato reso possibile dal progetto “UNESCO – Strade nuove e sistema dei palazzi dei rolli ,
    progetto di valorizzazione turistica D.O.G.E.: Dimore dell’Ospitalità Genovese Europea”, ed è volto al
    restauro dello scalone monumentale di Palazzo Doria Tursi, immobile oggi utilizzato quale sede del
    Comune di Genova ed aperto anche per visite o eventi , in quanto palazzo storico facente parte del circuito
    cd. dei Rolli.
    I Palazzi dei Rolli, alcuni rinascimentali altri barocchi, sono accomunati da alcune caratteristiche, come le
    spettacolari scalinate all’ingresso, cortili e logge sui giardini, gli interni decorati con stucchi e affreschi.
    Tutti possiedono un elevato valore architettonico e artistico e raggiungono un valore universale.
    Dalla sua costruzione, Palazzo Doria Tursi è uno dei palazzi che hanno contraddistinto la Superba per
    magnificenza e ricchezza decorativa. Il progetto mira al restauro e risanamento conservativo della
    porzione di scalone di accesso posta nell’atrio di ingresso del Palazzo tra Via Garibaldi e la corte interna.
    Attualmente lo scalone monumentale, interamente costituito da marmo di Cararra, presenta diffusi
    fenomeni di degrado superficiale, fessurazioni e tracce di precedenti interventi di restauro incongrui che
    fanno sì che il manufatto necessiti di un generale intervento di restauro e puntuali ripristini.
    Il progetto intende così valorizzare uno dei principali elementi scenografici del Palazzo e soluzione
    architettonica innovativa data dalla successione di spazi che, con un gioco di prospettive, colmano il
    dislivello dovuto alla conformazione collinare del territorio : dalla strada, all’atrio e per mezzo dello
    scalone monumentale ad un cortile interno sopraelevato, circondato da un porticato dal quale si può
    proseguire verso il loggiato del secondo piano percorrendo un secondo scalone a doppia rampa.
    In particolare saranno oggetto di specifici interventi di restauro lo scalone marmoreo di ingresso vero e
    proprio, gli intonaci laterali dello scalone, balaustra, colonne e lesene in marmo del piano primo che si
    affacciano sull’atrio ed infine i portali con cornici in stucco siti al piano terra.

    Palazzo Bianco, nella sua originaria fase cinquecentesca con ingresso principale su salita San Francesco,
    era dotato di un giardino più spazioso di quello attuale. Nel 1711 venne ricostruito nelle forme attuali e a
    quel momento risale il rinnovamento del giardino che ne connota l’aspetto ancora oggi: settecenteschi
    sono infatti i parterre bordati di siepe di bosso, la pavimentazione fatta con un mosaico di piccoli ciottoli
    bianchi e neri (in genovese detta risseu) e la vasca della fontana ottagonale, coronata oggi da una statua di
    Fauno che soffia dentro una conchiglia, che sostituisce la statua originale, profondamente erosa
    dall’azione dell’acqua. Settecentesche sono anche le due statue di musici, di un naturalismo aggraziato e
    un po’ lezioso tipico del tempo.
    A fine Ottocento il giardino di Palazzo Bianco, divenuto proprietà civica, venne unito con quello del
    contiguo Palazzo Tursi a formare un unico terrazzamento. Nella porzione della residenza di Tursi,
    ombreggiata da un alto faggio, prospetta una delle due logge simmetriche della dimora; dalla parte
    opposta, su una vasca polilobata, figura la statua di Venus pudica che nel passato risulta fosse collocata in
    una nicchia dell’antico cortile di Palazzo Bianco.
    Il giardino storico si inserisce in un sistema del verde più complesso che si articola nei “vuoti” delle
    dimore storiche in questa porzione di Strada Nuova: non solo Palazzo Bianco, ma anche Palazzo Tursi,
    Palazzo Albini con le sue terrazze, e Palazzo Galliera con il suo giardino archeologico.

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