Dagli inizi del ‘900 gli uffici amministrativi e la scuola di Borgone trovarono la loro prestigiosa sede nel settecentesco Palazzo Montabone. L’edificio fu adattato all’uso pubblico e nel 1985 l’intera facciata fu ripresa a livello decorativo mentre rimasero originali i balaustrini dei due terrazzi . L’uso di una tecnica ad acrilico in facciata, creando una pellicola non traspirante, ha generato l’insorgere di disgregazioni, sollevamenti e fessurazioni del colore. Le operazione di restauro richieste sono state volte a risarcire le perdite pittoriche e a ripristinare gli intonaci esplosi, demolire gli intonaci cementizi e restaurare I balaustrini settecenteschi.

Sui balaustrini sono stati rimossi a secco, depositi superficiali, e meccanicamente, vecchie stuccature in cemento e gli elementi sono stati successivamente lavati con acqua e tensioattivo. La presenza massiccia di licheni e muschi ha reso necessario l’utilizzo di biocida e della successiva asportazione meccanica del materiale organico. Sono stati incollati con bicomponente epossidico le parti sconnesse e I giunti tra I balaustrini sono stati stuccati con malta di calce idraulica e polveri di marmo. Una decina di questi elementi, rifatti nel tempo in cemento, sono stati mantenuti, restaurati e integrati cromaticamente e a mimetico con I silicati. Tutta la superficie lapidea è poi stata protetta con un idrorepellente.

Il basamento della facciata, Il cui intonaco era stato ripreso con malte cementizie, è stato rimosso completamente, rintonacato con un premiscelato di calce naturale e intonato con I silicati.

Sulla facciata, dopo esser stati rimossi e rintonacati gli intonaci decoesi, sono stati raschiati I sollevamenti della parte decorativa. Su tutta la superficie è stato spruzzato un fissativo acrilico in gradi di riaggregare la pellicola pittorica, donare maggior resistenza e permettere una buona reintegrazione. Sempre con I silicati sono state reingrate e ricostruite le parti mancanti.